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A Montefiore Conca - 25 maggio

Non ho più il fisico da 19-enne (un simpatico mal di gola che mi ha tenuto sveglio un paio di notti: deglutire è stata una dolorosa impresa), ma fortunatamente la farmacia di casa è sempre ben fornita (avere una moglie infermiera serve, eccome !) e sono di nuovo "operativo". Non che nel week end mi sia risparmiato: sabato mattina tutti a piegare volantini e a distribuirli a Mondaino con il favore delle tenebre e il tepore del solo della prima mattina domenicale (finendo con il più classico "spiombo di sole" delle 11.45...).
 
La distribuzione dei programmi è sempre simpatica: prima o poi qualcuno lo incontri e qualcosa da dirti i "tuoi" cittadini lo hanno sempre. E così, finita la distribuzione dei "volantini" pregusto già il Crodino domenicale quando vengo "placcato" da Bruno (che i mondainesi conoscono bene) che, con sottile metafora mi dice che "c'è libertà di scelta ma non di parola" (tradotto: avete fatto le primarie poi non ci avete più consultato e vi siete scelti il candidato sindaco da soli...). Gli spiego che non è andata proprio così, che c'è un direttivo di 20 persone, ma Bruno è il più coriaceo "parlatore da bar" dei nostri colli. Insomma: si discute di programmi con alcuni passaggi succosi: il turismo non conta una cippa, i lavori fatti sono tutti sbagliati, la lista è compsta da esponenti delle "solite famiglie" dei solit noti. Insomma: il solito, quando parli con i tuoi sostenitori (non oso pernsare cosa pensino "gli altri"). Però è così: prendere o lasicare. Chiaramente il voto di Bruno non è in discussione... (è il bello di fare politica a Mondaino).
 
Insomma: addio aperitivo ! Anzi no, il provvidenziale arrivo di Mirco (Cecchini) mi salva sia da Bruno che dallo sfumato aperitivo domenicale.
 
Lunedì 25, si diceva: nel pomeriggio mi faccio un giretto a Rimini (ci sono fac simile da ritirare e distribuire in tutta la Valconca) e passo, poi, per la sede di Vallata del PD, giusto il tempo di scaricare i 5 quintali di carta presi a Rimini e fare due chiacchere con Claudio Battazza (intento a scrivere, fotocopiare e imbustare il suo materiale elettorale: altro segno dei tempi e del "nostro" modo di fare politica. Da soli, con i nostri soldi e tanta passione. Il primo che mi viene a parlare di "interessi" lo sbrano...).
 
Sono le 17.30: rientro a casa, finisco di sistemare alcune cosette (ci sarebbe una premiazione del Latinus Ludus da organizzare a Mondaino, per il 31 maggio...) , barba, doccia, passo la bellezza di 35 minuti con moglie e figlio e sono in strada.
 
Direzione: Serbadone di Sotto - Montefiore. Geo Agostini presenta la sua lista. So che, per motivi "di equilibri" a Serbadone non portò parlare (passa per essere una frazione "destroide", far parlare il candidato del PD non è opportuno... mi rifarò alla Falda venerdì prossimo... poco male), ne approrfitto in ogni caso per parlare con qualche amico e compagno, allungando santini a destra e sinistra (letteralmente) e "organizzando" il comitato elettorale Montefiorese con il grande Carlo Forlani e qualche amico che lavorerà nell'ombra...
 
...facce stupite (degli elettori di sinistra) quando mi vedono parlare con Filippo, amico da anni ma (sfortunatamente, non so se per me o per lui) candidato consigliere comunale con la lista avversa (al Dott. Geo) di Wally Cipriani. Con "Filo" siamo da sempre politicamente agli antipodi, ma così agli antipodi che, quando parliamo di politica locale ci ritroviamo d'accordo sul 95% delle cose. Ieri sera siamo arrivati alla conclusione che dobbiamo farci un partito nostro.
 
Proverò a spiegargli che c'è già ed è il PD che sogno; temo che - però - avrò bisogno del piano B. In ogni caso una cosa è certa. Montefiore ha già vinto: il Sindaco uscente Filippo Berselli non si ricandida, me lo sono ritrovato contro nel collegio provinciale. Meglio. La linea del silenzio che il centrodestra riminiese (e nazionale) ha scelto è eloquente e l'ho già più volte sottolineato. Forse basterà per vincere (non credo, ma...) ma per amministrare no: sarebbe un disastro completo e un salto indietro di 70 anni per il nostro territorio.Vediamo di scongiurare anche questo pericolo.
 
Sono le 23.15, di pacche sulle spalle ne ho date/ricevute abbastanza, ritorno verso casa ma non prima di fare un "saltino" a Morciano: c'è Claudio Battazza "live" al Bar delle Donne. Vado a sentire la chiusura della serata. Quando arrivo si parla di acquedotti e siamo già alle bottiglie (acqua e fanta fresca...) stappate. Mezz'oretta e poi a casa.
 
Relax in poltrona, sottofondo di ferro da stiro a vapore (la povera martire è ancora al lavoro, Leo è a nanna da un po') e di documentari di Discovery Channel. Per oggi è abbastanza, domani un altro giorno (e un altra presentazione: si debutta a Montegridolfo...).
Pubblicato in Amministrative 2009
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A Montefiore e Saludecio - 28 maggio

Meno nove. Giovedì.

Realizzo il fatto che ho praticamente fatto campagna elettorale a Saludecio (peraltro divertendomi molto), non che la cosa mi dispiaccia - anzi - mi sovviene il fatto che magari curare un po' più casa mia (Mondaino) non sarebbe male. D'altra parte domattina (sabato 30) faremo il punto della situazione proprio a Mondaino: un po' di organizzazione sulle preferenze, il punto sulle famiglie da visitare, la distribuzione del "secondo giro" di programmi e fac simile di schede, insomma prepariamo il rush finale.

Sarà il fresco, sarà la tirata di questi giorni ma sono abbastanzateso. Fortunatamente ho programmato una mezza giornata di "riposo attivo" parto da Rimini: ci sono libri da ritirare per la premiazione del Latinus Ludus (31 maggio, domenica) ma soprattutto Mario Guaraldi - editore in Rimini - da incontrare. A Mario mi lega una amicizia sincera (tra cattocomunisti ci si intende, direbbe qualcuno...) e condivido con lui un approccio dissacratorio (o creativo, se volete) alla vita, le cose e la politica. Non ci parliamo da troppo tempo: un'ora di "confessionale" serve a entrambi per scaricare tensione ericaricare le pile.

Seconda tappa: Provincia di Rimini (ometterò i nomi delle persone incontrate: non vorrei che Brunetta, insomma, ci siamo capiti...) anche qui ci sono persone (una in particolare)con cui ho il bisogno fisico di parlare ogni paio di mesi. Trascorro due ore serene a sfogarmi, a parlare di politica riminese, di prospettive, del PD che vorrei e vorremmo... baci, abbracci e si saluta (sono già le 13, l'ufficio chiama, lo stomaco brontola). Scopro che c'è una pattuglia di "compagni/e di Rimini" che vedono nella mia candidatura (incredibile ma vero) uno dei pochi motivi per votare PD. Mi convinco, se ce ne fosse bisogno che questa corsa incredibile (e bellissima esperienza) non sarà fine a sé stessa: dall'otto giugno, comunque vada, ci sarà da lavorare. So bene che questa è l'ultima volta (ma per davvero) in cui molti "ex" voteranno per noi o, meglio, ci concederanno l'ennesima possibilità. Non possono essere delusi.

Pomeriggio di routine e di lavoro (si rientra a casa alle 20.15), cena veloce e via a Montefiore (il programma della serata prevede: Presentazione della Lista Vivere Montefiore di Geo Agostini; capatina a S. Andrea in Casale per incontrare Livia Turco e/o S. Maria del Monte per sostenere Davide Garavaglia alla fine opterò per la seconda).

Alla Falda (Montefiore Conca) tanta gente, circa 100 persone: mi viene concesso un intervento alla fine della presentazione (il "dottor Geo" lascia palco e microfono a me e Carlo Forlani). Nell'attesa incontro mio cognato (residente proprio alla Falda) con annessa nipotina... come sempre la piccola (ha quasi 4 anni) va blandita per una buona mezz'ora per ottenere abraccino e bacino ma alla fine "lo Zio Nico" la spunta (nota: Chiara è molto divertita e stupita dal vedere la faccia dello zio sui manifesti che "abbelliscono" la piazza). Siamo all'aperto e una simpatica tramontana ci sferza tutti, sono le 22.30 e il buffet con fava e formaggio incombe. Mi limito a un paio di minuti di intervento ma un paio di cose ai montefioresi le dico. Innanzitutto che come comunità hanno già vinto: infatti Filippo Berselli non sarà più il loro Sindaco (è bastato un innocente manifesto AAA Sindaco cercasi per farlo desistere dal rimettersi) ora si tratta di completare l'opera scegliendo il candidato giusto; in secondo luogo che è necessario (al solito) che la Valconca sia rappresentata nelle Istituzioni e nella provincia e che, se proprio devono votare a destra almeno votassero Massimo Pazzaglini che è di destra per davvero e ha appeso il più bel manifesto degli ultimi 30 anni (che lo ritrae in posa plastic, in canottiera, a "spalare" letame forcone in mano come "l'instancabile trebbiatore" che, forse, qualceh nostalgico ricorderà...). Risate e applausi.

Sono le 22.30, addento una fetta di ciambella e mi rimetto in macchina - decido di andare a S. Maria del Monte a "chiudere" la presentazione di Garavaglia. Al circolo ARCI atmosfera tesa e facce tirate (tra il pubblico), poi capisco perché: in sala una nutrita rappresentanza (compreso l'attuale vice sindaco) della "Lista Sanchini". Ci si scontra su concesioni edilizie e opere pubbliche. L'intento degli intervenuti (che disturbano, vociando, tutta la presentazione) è chiaro: provocare e innervosire. Davide non ci casca, i suoi se la cavano discretamente, il buon "Guto" (così lo chiamano) rimedia una figura discretamente barbina e spiegarlo è relativametne semplice: non si interviene alla presentazione (da candidato in corsa) della lista avversaria presentando il "proprio programma" (ammesso che ce ne sia uno...), peraltro in maniera scomposta e poco educata. Si chiamano cadute di stile. Lo leggo come un chiaro segno di difficoltà, di certo non è stato un bel vedere e sentire.

Mi viene concessa la parola molto tardi: mi limito a due parole (buona notte) ma sottolineo che, se quello è il loro modo di fare (degli attuali amministratori), Saludecio andrà avanti benissimo (sarcasmo), andassero pure avanti così. Sottolinea, poi, che la mia presenza costante a Saludecio è legata a un fatto fondamentale: che una Saludecio male amministrata o in difficoltà è un problema anche mio, nel momento in cui vorrò (vorremo) valorizzare un territorio.

Finale con sorpresa: nel pubblico, non visto all'arrivo (da me) c'è Massimo Pierpaolini (già consigliere provinciale per Forza Italia, già in quota PRI etc. etc.). Stretta di mano e chiaccherata aperta sul fatto che la Valconca non può non essere rappresentata in Provincia (concordo), ci raccontiamo un po' di cose su quanto rispettivamente fatto in questi ultimi anni.

Massimo è decisamente naiv, i suoi atteggiamenti (politici) estremi ma, come sempre, quando vai sulla sostanza delle cose alla fine si riesce anche a discutere pacatamente delle cose. Insomma i sinceri auguri che mi fa alla fine (rimproverandomi: dovevi farti dare un collegio sicuro !) mi fanno piacere.

La serata si conclude. Si va a nanna è passata l'una...

Postilla: vivo da sempre la politica come competizione leale, confronto di idee e progetti. Rispetto l'avversario ma, a competizione in corso ho un solo obiettivo: vincere, con tutti i mezzi (leciti) consentiti. E la competizione si gioca sul piano politico, mai su quello personale.

Sarà un passaggio naturale, alla fine di tutto questo (quando arbitro fischia, come diceva il mitico Boskov), consolare i vinti (magari sarò io da consolare) e complimentarsi con i vincitori e, come ho sempre fatto, svestirmi dai panni dell'uomo di parte per vestire quello dell'amministratore o del semplice cittadino/volontario pronto a collaborare con chiunque per il bene della mia comunità e nel mio territorio. Spero di non essere il solo a pensarla così...

Pubblicato in Amministrative 2009

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